L’endoscopia è una procedura diagnostica che permette al veterinario di visualizzare direttamente gli organi interni attraverso un acceso naturale o chirurgico.
Tale esame si svolge per mezzo di un endoscopio: uno strumento dotato di particolari sistemi di lenti che con l’ausilio di luce fredda e di fibre ottiche ci permette di visualizzare in maniera chiara anche particolari di piccole dimensioni. In medicina aviare l’endoscopio più comunemente utilizzato è quello rigido con uno spessore di 2,7 mm. L’endoscopia è una delle tecniche diagnostiche maggiormente utilizzata nella medicina dei falchi.
Pinza da biopsia applicata ad un endoscopio rigido attraverso la “camicia di lavoro”
Sonda endoscopica
Gli uccelli presentano caratteristiche anatomiche che li rendono particolarmente adatti all’esame endoscopico. Il loro corpo è infatti caratterizzato dalla presenza di ampi spazi pieni di aria. Questi spazi sono i sacchi aerei, delimitati da membrane molto sottili e trasparenti. I sacchi aerei costituiscono una delle tante peculiarità anatomiche che insieme ad altre caratteristiche fisiologiche permettono agli uccelli di volare. Infatti, oltre a rendere questi animali leggeri, i sacchi aerei fungono da “serbatoi” di aria durante il complesso ciclo respiratorio dei volatili.
Perchè gli organi siano osservabili deve esserci una minima distanza tra la lente dell’endoscopio e gli organi da visualizzare. L’endoscopia, oltre che per gli uccelli, si usa molto anche per gli altri animali e anche in medicina umana ma in questi casi per creare una distanza e visualizzare gli organi è necessario gonfiare l’addome insufflando il gas. Negli uccelli, invece i sacchi aerei consentono di avere una distanza naturale tra l’endoscopio e gli organi dell’animale senza ricorrere all’insufflazione. Questo rende la procedura molto più rapida.
Gli strumenti che possiamo impiegare per studiare la salute di un animale sono diversi. L’endoscopia è solo uno dei tanti. Ci offre la possibilità di osservare l’organo da vicino, ingrandendolo di molte volte ma non ci da modo di valutare la funzionalità dell’organo che può essere valutato con le analisi del sangue.
Nei falchi l’accesso endoscopico che utilizziamo più comunemente è quello celioscopico attraverso i sacchi aerei toracico caudale di destra e di sinistra. La sonda endoscopica viene inserita attraverso un’incisione di pochi millimetri sulla cute eseguita posteriormente all’ultima costa o tra le ultime due coste in posizione laterale. Attraverso questo accesso è possibile raggiungere i sacchi aerei toracico craniale, toracico caudale e addominale ed è quindi possibile valutare moltissimi organi e strutture tra cui le membrane dei sacchi aerei, i polmoni, i reni, gli ureteri, le gonadi (ovaio o testicolo, determinazione del sesso), il resto dell’apparato genitale, le ghiandole surrenali, la milza, il fegato, lo stomaco, il pancreas, l’intestino.
L’endoscopia è una procedura che va svolta in anestesia generale e se eseguita da un operatore esperto può durare pochissimi minuti; i rischi anestesiologici sono quindi relativamente limitati.
L’endoscopia è indicata sia quando dobbiamo valutare un apparato o un organo in particolare (se abbiamo dei sospetti), sia durante la valutazione generale dello stato di salute di un soggetto neo acquistato, o nella valutazione annuale prima della la stagione della caccia.
Pur essendo invasiva l’endoscopia può essere eseguita anche in soggetti che devono volare dopo pochi giorni. L’endoscopia oltre a permetterci di visualizzare gli organi ed ottenere immagini che possono essere archiviate, ci permette di approfondire l’aspetto diagnostico tramite il prelievo di campioni bioptici.
Qualunque organo o lesione sospetta può essere prelevato parzialmente o in toto attraverso una particolare pinza da biopsia. L’estremità di questa pinza raggiunge l’organo attraverso il canale di lavoro dell’endoscopio e “morde” la lesione così da ottenere campioni che possiamo sottoporre ad esame batteriologico, micologico, citologico, istologico. Potremo così dare “nome e cognome” alla malattia di cui soffre il nostro falco e potremo instaurare la terapia più corretta e mirata. Senza l’endoscopia siamo costretti ad impostare terapia imprecise e casuali, affidate solo alla nostra esperienza.
Oltre che diagnostica l’endoscopia può avere anche finalità terapeutiche.
Usando l’endoscopia si possono addirittura eseguire veri e propri interventi chirurgici come la sterilizzazione delle femmine con problemi riproduttivi.
Senza affrontare discorsi troppo specialistici è importante considerare che tramite il “canale di lavoro” e con l’utilizzo di particolari strumenti è possibile asportare granulomi fungini o batterici, eliminare aderenze, rimuovere parassiti, iniettare disinfettanti o farmaci all’interno di lesioni, organi o neoformazioni.
La risoluzione di granulomi fungini (Aspergillus spp.) molto estesi generalmente richiede più sedute endoscopiche distanziate da qualche settimana e deve sempre essere accompagnata da terapia farmacologica generale. Nei falchi sono molto frequenti le patologie respiratorie e le aerosacculiti (infiammazione dei sacchi aerei).
Le membrane che delimitano i sacchi aerei si presentano normalmente come dei sottili foglietti trasparenti, minimamente vascolarizzati. Durante un’endoscopia in un soggetto sano ci dobbiamo aspettare di visualizzare gli organi anche attraverso una di queste membrane.
Quando le membrane dei sacchi aerei sono infiammate si presentano ispessite, opacizzate con presenza eccessiva di vasi sanguigni e non è possibile vedervi attraverso.
Anche in assenza di evidenti lesioni granulomatose è possibile attraverso una biopsia diagnosticare malattie importanti già nelle fasi iniziali. Sarà così possibile sottoporre il paziente alla terapia mirata in tempi precoci così da migliorare la prognosi anche per quelle malattie che, quando avanzate, lasciano poche possibilità di guarigione.
Durante la valutazione endoscopica routinaria di un falco, oltre alla visualizzazione dei sacchi aerei e degli organi interni è molto importante eseguire anche la tracheoscopia. In questo caso la sonda viene inserita attraverso la glottide per ispezionare la trachea in tutta la sua lunghezza fino alla diretta visualizzazione della siringe.
La siringe è un organo che si trova alla biforcazione della trachea, è l’organo attraverso il quale gli uccelli producono le loro vocalizzazioni ed è spesso sede di granulomi fungini od altre lesioni. Oltre agli accessi endoscopici sopra citati va detto che tramite l’endoscopio è anche possibile ispezionare tanti altri distretti come le prime vie respiratorie (coane ecc.), il primo tratto digerente, la cloaca, il sacco aereo clavicolare.
Questa breve trattazione dell’argomento vuole fermarsi all’uso routinario di questa tecnica come ausilio diagnostico per la valutazione sanitaria di soggetti prima o dopo la vendita, prima della stagione o semplicemente durante la valutazione sanitaria di un soggetto sano o che presenta sintomi.
Come sappiamo tutti gli uccelli sono in grado di nascondere al meglio i sintomi di malattia soprattutto nelle prime fasi. È quindi sempre necessario non fermarsi alla semplice osservazione esteriore di un soggetto per assicurarsi del suo buono stato di salute.
L’endoscopia, insieme alla radiologia, l’ematologia ed altre diagnostiche medico-veterinarie aumenta di molto le nostre capacità di valutare più accuratamente lo stato di un falco.
Sacco aereo toracico craniale – aspergilloma (sullo sfondo: polmone)
Sacco aereo -. Ispessimento, vascolarizzazione, lesione granulomatosa
Demolizione ed asportazione di un voluminoso granuloma in un sacco aereo (FOTO Dr. Antonio Di Somma)
Asportazione endoscopica di un aspergillomi (Foto dr. Antonio Di Somma)